|
|
Mostra d'arte Contemporanea - Florindo Rilli |
|
|
Florindo Rilli
Florindo Rilli è nato a Cagli (PU) nel 1962.
E' attratto fin da bambino dall'arte figurativa, prediligendo le opere dei dadaisti e dei surrealisti.
Da adulto sente di possedere delle possibilità espressive e comincia a fotografare, concentrandosi
soprattutto sul colore. Attualmente è impegnato nella fotografia di ricerca in diversi ambiti,
privilegiando quello del reportage e dell'architettura.
Nelle sue esperienze fotografiche cerca sempre di ottenere una rappresentazione ambigua
della realtà, perché la restituzione pedissequa del reale non lo soddisfa appieno.
Ha partecipato a numerosi stage, diretti dai maestri quali: Ken Damy, Maurizio Galimberti,
Giovanni Cozzi, Franco Fontana, Roberto Rocchi, Pino Settanni, ecc.
Principali mostre
Body Story ----- Oltre i confini del corpo 1 ° ----- Oltre i confini del corpo 2° -----
Estatica 2° -----
Estatica 1 ° -----
Danzazione -----
Istanti delle mutazioni -----
Teatro in foto -----
Collegamenti -----
Concatenazioni -----
|
Matisse Tavem Acquaviva di Cagli (PU) 2002
Florence Dance Center (FI) 2002
Kitchen Art Space (FI) 2002
Officine Fotografiche (Roma) 2002
Palazzo dei Consoli (Gubbio PG) 2001
Teatro Comunale Cagli (PU) 2001
Rocca di Umbertine (PG) 2000
Teatro Comunale Cagli(PU) 2000
Palazzo Brancati Cagli (PU) 1999
Caffé Ducale Pesaro 1995 |
Esistono varie specie di fotografi, si puo' esaminare una fotografia da diversi punti di vista,
ma al di là delle specializzazioni, la fotografia, in profondità ha a che fare con il modo in
cui uno vive, è il riflesso di sé, è poesia visiva.
La fotografia è imprevedibile, è una sorta di roulette, in cui si giocano le proprie emozioni.
Se fotografo una cosa, il problema è di darle una sua ambiguità, di fame più di quello che era.
Accontentarmi di registrare questo pezzo di realtà non è sufficiente, occorre un elemento ulteriore.
Creare un'immagine, esce da te, da tutto quello che hai visto, subito, scritto, pensato, da tutto quello che sei.
La pratica della foto mi ha consentito di scoprire un'altra parte di me stesso.
Nella vita lo sguardo non è libero, perché è assai limitato nella scelta, con la macchina fotografica la scelta
si amplia, si vede con le proprie idee e con i propri pensieri.
Florindo Rilli
Autoritratti
Florindo Rilli gioca da sempre con la propria raffigurazione, il genere più praticato nelle arti figurative dopo
il paesaggio e natura morta, gli è congeniale. Pur senza voler presenziare più del dovuto, non rinuncia a porre
se stesso all'interno della cornice dell'inquadratura. Florindo Rilli è un fotografo presente a se stesso
e presente nelle proprie raffigurazioni. I suoi autoritratti non sono mai scatti casuali, sono piuttosto
rappresentazioni di se stesso nel contesto del suo interesse culturale. So, per averlo frequentato, che
Florindo è un fotografo istintivo, che rifugge le tecniche sofisticate e che preferisce cogliere l'occasione
piuttosto che costruire le proprie immagini. Ogni volta che si trova in un ambiente che lo interessa, desidera
inconsciamente lasciare un segno della sua presenza. Con azione contraria a chi appone le firme sui registri
dei visitatori, Florindo si autofotografa: lui è stato li. Ma la dichiarazione implicita non è solamente che
lui è stato li, dove ha trovato uno stimolo visivo e dove spessissimo fa un proprio reportage di sensazioni
e di immagini interiori, la dichiarazione va intesa in un più ampio significato. di presenza, di impressione
riportata,
di compenetrazione nell'evento e nel luogo dell'autoritratto fotografico. Il senso estetico di questa sua produzione,
che pure è innegabilmente. accattivante, è seèondario rispetto al forte contenuto di personalità (riflessa?!) che
trasmettono i suoi autoritratti. Parecchie volte in questa esposizione, le immagini delle sue fattezze ci appaiono
rimandate da superfici regolari come vetri o specchi, ma per
la maggior parte gli autori tratti di Florindo ... Ril1i escon9 dagli schemi banali della raffigurazione geometrica,
ed allora viene fuori ancora più prepotentemente lo spirito visionario di questo fotografo che, senza falsi pudori,
si auto fotografa quando è convinto che lì doveva esserci anche lui. Florindo Rlli è una rarità: i fotografi non
amano farsi fotografare. Lui lo fa sistematicamente con se stesso.
Nicola Porchetta
|
|
|
|